Stamattina mi sono alzata presto per aprire le finestre dal momento che fa molto caldo. Ero nella stanza di Tigro, il mio gatto, quando lui ha combinato un malanno : ha rovesciato un grosso vaso rosso con le piante sopra che si è schiantato a terra con grande fragore. Lui è subito schizzato via con gli occhi fuori dalle orbite spaventando anche me e questo mi dà lo spunto per parlare della paura.
Innanzitutto le paure si dividono in due grandi categorie. Ci sono le paure reali provocate da un pericolo immediato (vedo il leone e devo scappare per sopravvivere ) e irreali , date cioè dalla memoria di un evento passato non necessariamente attivo nel presente ma percepito come vero. Sfortunatamente il cervello non distingue tra i due tipi di paura e questo crea ripercussioni sul piano fisico con sintomi anche forti . Viviamo una situazione di tensione e malessere interiore che non ci permette di essere rilassati e gioiosi .
Ci sono paure , tipo la paura del buio o di alcuni animali (es le lucertole) che sono evidenti. Ma cosa possiamo dire di quelle più nascoste come la paura di sbagliare o la paura di non farcela in qualcosa? la paura di non essere all’altezza ? la paura di non essere capiti o ascoltati? Esse sono protettive nei nostri confronti e cercano di metterci al riparo da eventi negativi ma in questo modo ci bloccano.
Cosa fare allora? Osservarle cercando di mantenere la giusta distanza ci aiuta. Solo quando vengono riconosciute e ne diventiamo consapevoli ci possiamo lavorare, tenendo conto che non sono verità assoluta. Esse sono molto forti e potenti e stanno creando la nostra realtà e il nostro futuro, ma arrivano dall’inconscio per essere rilasciate. E noi abbiamo tutti gli strumenti per farlo.